Greco Giuseppe

Pittore – aaa

Luogo e/o periodo di attività:

Scuola di appartenenza:

Note biografiche:

Monogramma, firma:

OSTUNI: Guglia di Sant’Oronzo

OPERA: Guglia di Sant’Oronzo

MATERIA/TECNICA: Pietra leccese

CRONOLOGIA: 1771

NOTE:

OSTUNI: Guglia di Sant’Oronzo

OPERA: Sant’Oronzo

MATERIA/TECNICA: Pietra leccese

CRONOLOGIA:

ATTRIBUZIONE: Orazio Greco, figlio di Giuseppe

NOTE: monumento in pietra gentile su cui svetta una statua di sant’Oronzo, probabile opera di Orazio Greco, figlio di Giuseppe, artefice della monumentale guglia in piazza delle Libertà, eretto nel 1836 per volere di Paolo Tanzarella a ricordo della terribile epidemia di colera che aveva colpito Ostuni nel 1831

LOCALITA’: Ostuni, Chiesa della Santissima Annunziata

OPERA: San Marco Evangelista

MATERIA/TECNICA: Impasto di calce, cemento e pozzolana plasmato in opera

CRONOLOGIA: XVII seconda metà

NOTE:

LOCALITA’: Ostuni, Chiesa della Santissima Annunziata

OPERA: San Francesco Solano

MATERIA/TECNICA: Impasto di calce, cemento e pozzolana plasmato in opera

CRONOLOGIA: XVII seconda metà

NOTE:

LOCALITA’: Ostuni, Santuario di San Biagio

OPERA: Altare barocco con statua di San Biagio

MATERIA/TECNICA: Impasto di calce, cemento e pozzolana plasmato in opera

CRONOLOGIA: XVII seconda metà

NOTE:

LOCALITA’: Ostuni, Palazzo Zaccaria

OPERA: Portale

MATERIA/TECNICA: Pietra leccese

CRONOLOGIA: 1777

NOTE:

LOCALITA’: Ostuni Chiesa della Madonna del Carmine

OPERA: Madonna del Carmine

MATERIA/TECNICA: Pietra dipinta

CRONOLOGIA: sec. XVIII

NOTE:

LOCALITA’: Ostuni, Chiesa Santa Maria della Nova

OPERA: Madonna con Bambino

MATERIA/TECNICA: statua lignea

CRONOLOGIA:

NOTE: Nella Chiesa Madonna della Nova a Ostuni la statua lignea della Vergine con Bambino che nella prima metà dell’ottocento quasi certamente fu realizzata dal clan dei Greco, discendenti dallo scultore Giuseppe Greco, rimase gravemente danneggiata in un incendio scoppiato in chiesa nel 1938 e fu restaurata dall’artista Michele Lupo che la restituì “più bella di com’era”