Via XX Settembre, 1
l monastero e l’orfanatrofio ebbero questa origine: “Barbara Massilla di Sanginesio, moglie di Lorenzo Massucci, nel 1595 dispose per testamento che alla morte del marito e del figlio Antonio, qualora questi non avesse prole, che la sua casa fosse convertita in monastero per vedove. Fu così che nel 1622, dopo la morte di Antonio Massucci, il Cardinale Giulio Roma vi fondò un monastero di educatrici. Della cappella privata della casa di Barbara Massilla, dove celebrò la messa S. Carlo Borromeo, ricca di stucchi ed affreschi andò distrutta negli ultimi restauri della casa. Rimane di essa un affresco di Federico Zuccari in un’aula dell’asilo. Il progetto dell’attuale chiesa realizzata con il monastero fu fatto da Pier Paolo Jacometti ed è ancora senza facciata, inoltre l’attuale sede della biblioteca agostiniana dovrebbe essere quella che un tempo denominata Casa-grande. Difatti dice il Senesi: “Casa grande fu chiamata quella abitata da Barbara Massilla vedova Massucci Lorenzo a contatto col Palazzo dei Confalonieri a destra e quello dei Costanti a sinistra verso la porta a mare avente innanzi un piazza letto che oggi racchiuso da un alto muro cinge il giardinetto delle Orfane e della Oblate dell’Assunta”. Nel 1952 vi furono trasferiti gli uffici degli I.R.C.E.R., che attualmente ancora occupano una parte di esso. Datazione presumibile configurazione attuale XX secolo.