STATO DI CONSERVAZIONE buono
DESCRIZIONE L’edicola, collocata sul cantonale di un caseggiato, ha forma rettangolare e si conclude internamente con una calotta aggettante rispetto al piano di fondo. Attualmente è chiusa da uno sportello in materiale metallico dorato, munito di vetro e di serratura. All’interno il basamento sul quale è poggiato il Cristo è ricoperto da un panno ricamato. Vasi con fiori e una lampada sempre accesa completano l’edicola.
ISCRIZIONE DONATA DA SAPONARO G. E SCALONE P. OSTUNI (una targhetta
in basso a destra dello sportello)
Immagine votiva del Cuore di Gesù
OGGETTO statua
SOGGETTO Cuore di Gesù
DATAZIONE 1983 – 1984
MATERIA gesso dipinto
MISURE 40
STATO DI CONSERVAZIONE buono
DESCRIZIONE Gesù, in posizione frontale, allarga le braccia per accogliere i devoti. Indossa una veste bianca, stretta in vita sulla quale ricade un ampio mantello rosso foderato in rosa. Sul petto è rappresentato il cuore contornato da raggi.
NOTE La statuetta, di produzione industriale, presenta una variante al consueto modello iconografico del Cuore di Gesù. Nuova appare, infatti, la colorazione delle vesti, rosso per il mantello e bianco per la tunica stretta in vita. Anche il gesto di allargare le braccia mostrando le stimmate sui palmi, sostituisce il più tradizionale motivo di scostare la veste per evidenziare il cuore sul costato. L’attributo distintivo della statua, il cuore sormontato dalla fiamma, appare al centro del torace con una serie di raggi dorati irradiantisi da esso. Gli abitanti della zona hanno raccontato che nella nicchia non vi è mai stata una immagine votiva e per volere della titolare del panificio, frontale all’edicola, si decise, nel 1983 o nel 1984, con una pubblica raccolta, di acquistare una statua devozionale. Padre Tonino Nisi, rettore del vicino convento del Sacro Cuore, essendo venuto a conoscenza dell’iniziativa, donò la statuetta di Gesù. Anche il fabbro, al quale era stata commissionata l’anta metallica che chiude l’edicola, non richiese alcun compenso; i soldi raccolti furono, così, per unanime decisione, devoluti al convento del Sacro Cuore.