DESCRIZIONE La nicchia, profondamente incassata nel muro, è poslzlonata accanto ad un portone e risulta priva di edicola. Ha una forma rettangolare molto allungata e terminante con arco ribassato, che delimita internamente una porzione di sfera leggermente avanzata rispetto alla parete di fondo. Nell’edicola sono conservate quattro immagini: una sulla parete di fondo, due sugli sguanci ed una sulla calotta.
Negli sguanci dell’edicola sono visibili due cavità cubiche, utilizzate per il passaggio di cavi elettrici e destinate probabilmente a contenere lampade.
Nel maggio del 2003 la proprietaria dell’immobile ha posto, a protezione della nicchia, un vetro fissato alle estremità con chiodi alla parete.
NOTE In una piantina “della strada che conduce al convento dei padri Riformati” disegnata dall’architetto Ferdinando Ayroldi nel giugno del 1864, in corrispondenza del lato sinistro della strada, oggi denominata Giordano Bruno, si legge “Sig. Pietro Epifani casipole in linea di inserimento con la casa del Sig. Angelo Tanzarella”. C’è da supporre, pertanto, che tali edifici siano stati realizzati dopo questa data.
Immagine votiva di San Biagio
OGGETTO dipinto
SOGGETTO San Biagio
DATAZIONE dopo il 1864
MATERIA tempera su intonaco
MISURE 110 x 37 circa
STATO DI CONSERVAZIONE cattivo. Il dipinto risulta poco leggibile per l’annerimento della superficie pittorica e per la caduta del colore.
DESCRIZIONE Il dipinto molto rovinato non consente una buona lettura della figura. Un esame attento rivela piuttosto la presenza di due figure sovrapposte: una più antica che occupa tutto lo spazio laterale della nicchia, con mitra colorata in arancio e volto appena percepibile; l’altra più recente, notevolmente ridotta nelle dimensioni. Questa figura appare ruotata verso sinistra, ha il capo coperto da mitra gialla e mantello rosso.
NOTE Della figura sotto stante è possibile scorgere unicamente la mitra decorata con una rosetta, che sembra riproporre la tradizionale effige del santo riscontrabile nelle altre edicole analizzate. L’immagine sovrapposta raffigura San Biagio nei consueti paramenti vescovili.
Immagine votiva della Madonna del Carmine
OGGETTO dipinto
SOGGETTO Madonna del Carmine
DATAZIONE dopo il 1864
MATERIA tempera su intonaco
MISURE 110 x 45
STATO DI CONSERVAZIONE cattivo. L’immagine risulta in gran parte cancellata.
DESCRIZIONE Il dipinto raffigura la Madonna di tre quarti con il volto rivolto verso destra. Con il braccio sinistro regge il Bambino nudo che con la mano sinistra regge lo scapolare. La Madonna indossa manto azzurro al di sopra di una veste rossa.
NOTE La rappresentazione della Madonna con Bambino sul braccio sinistro, sembra risentire in maniera evidente della configurazione della Madonna
Immagine votiva di Sant’Oronzo
OGGETTO dipinto
SOGGETTO Sant’Oronzo
DATAZIONE dopo il 1864
MATERIA tempera su intonaco
MISURE 110 x 37 circa
STATO DI CONSERVAZIONE cattivo.
DESCRIZIONE La sagoma della figura più antica risulta chiaramente distinguibile, nel copricapo giallo, nel volto e nel mantello anch’esso giallo. Nella parte inferiore del volto si sovrappone la testa della figura dipinta successivamente, con piccola mitra gialla e con barba. La chiara silhouette del braccio che regge il pastorale, può ritenersi un errore del pittore poiché per la posizione della figura non può trattarsi di un braccio sinistro, come invece si evince dalla chiusura delle dita.
NOTE Anche per questa rappresentazione gli elementi distintivi del santo risultano quelli generici di un vescovo.
Immagine votiva della Colomba dello Spirito Santo
OGGETTO dipinto
SOGGETTO Colomba dello Spirito Santo
DATAZIONE dopo il 1864
MATERIA tempera su intonaco
MISURE MNR
STATO DI CONSERVAZIONE cattivo. la superficie pittorica risulta notevolmente
annerita.
DESCRIZIONE La colomba ad ali spiegate è tratteggiata nella calotta che contrassegna in alto la nicchia.
E’ circondata da un cerchio raggiato.
BIBLIOGRAFIA
AA.VV., La scuola San Carlo Borromeo … , op.cit. , p. 22.