DESCRIZIONE L’edicola profondamente incassata nel muro è posizionata tra due portoni. Di forma rettangolare terminante con arco ribassato tale da formare internamente una voltina a botte, la nicchia è circondata da una piatta cornice in pietra, lievemente rilevata rispetto al muro retrostante. Un plastico architrave modanato dal forte aggetto sormonta la struttura votiva. Numerose le immagini rappresentate nello spazio interno: due sulle pareti laterali, una sul fondo ed una nella volta.
Immagine votiva di San Biagio
OGGETTO dipinto
SOGGETTO San Biagio
DATAZIONE non accertabile
MATERIA tempera su intonaco
MISURE 67 x 37
STATO DI CONSERVAZIONE buono
DESCRIZIONE Il santo, ritratto frontalmente con il viso rivolto verso destra, ha il capo coperto da mitra bianca segnata da una croce. Di aspetto giovanile mostra una fluente barba nera. La ridipintura ha omesso la rappresentazione delle braccia.
NOTE Con riferimento alle altre edicole decorate con i santi patroni ostunesi, l’immagine che occupa sempre il pannello sinistro della nicchia risulta quella di San Biagio. La ridipintura del riquadro ha reso del tutto indistinguibile questa figura da quella che le si oppone; le uniche differenze si evincono unicamente nella colorazione della mitra con contrassegno crociato e nella definizione del mantello.
Immagine votiva della Madonna del Carmine
OGGETTO dipinto
SOGGETTO San Biagio
DATAZIONE non accertabile
MATERIA tempera su muro
MISURE 67 x 48
STATO DI CONSERVAZIONE buono
DESCRIZIONE La Màdonna coronata emerge a mezzo busto tra le nuvole, circondata da testine di angeli. Regge con la mano sinistra il Bambino mentre con la destra mantiene lo scapolare. Il Divino Fanciullo nudo, ritto sulle nuvole, è ritratto nell’atto di abbracciare il collo della madre con il braccio destro. La Madonna indossa il tipico abito carmelitano color tané. Sullo sfondo bianco si stagliano alcune testine, forse una riproposizione di cherubini. Nella zona inferiore, tra le nubi, si intravedono teste di anime purganti.
NOTE Ridipinta nel 1995, a spese della proprietaria della casa, da Cosimo Macchitella, l’edicola fu benedetta dal parroco della chiesa dell’Annunziata monsignor Vincenzo Marseglia. La proprietaria ricorda che prima della ridipintura la nicchia era talmente sporca, da non permettere la lettura delle immagini. Il pittore, che per primo dipinse la nicchia, può aver trovato ispirazione nella teletta che decora il terzo altare da destra, della chiesa del Carmine, databile nella seconda metà del 1700. La posizione ritta del Bambino e i cherubini che fanno capolino alle spalle della Madonna sembrano derivare da quel modello pittorico.
Immagine votiva di Sant’Oronzo
OGGETTO dipinto
SOGGETTO Sant’Oronza
DATAZIONE non accertabile
MATERIA tempera su intonaco
MISURE 67 x 37
STATO DI CONSERVAZIONE buono
DESCRIZIONE Il Santo quasi del tutto simile a quello che lo fronteggia, indossa un mantello marrone aperto sul davanti. Contrassegna anche questa figura un volto giovanile con lunga barba nera. Sul capo è poggiata la mitra vescovile segnata da una rosetta. Un pastorale colorato in giallo, con voluta terminale a motivi fogliacei, appare appoggiata all’immagine.
NOTE In Ostuni, sono diverse le raffigurazioni che ritraggono Sant’Oronzo; nelle edicole, il santo viene sempre raffigurato in abiti pontificali e trova probabilmente ispirazione nella statua realizzata dallo scultore Giuseppe Greco nel 1776 per la guglia di piazza della Libertà.
Immagine votiva della Colomba dello Spirito Santo
OGGETTO dipinto
SOGGETTO Colomba dello Spirito Santo
DATAZIONE non accertabile
MATERIA tempera su intonaco
MISURE 37 x 48
STATO DI CONSERVAZIONE buono
DESCRIZIONE La colomba con le ali spiegate e il capo ritratto di profilo è inserita in una campitura circolare formata da piccoli segmenti verdi e rossi oltre i quali si dipingono fogliette verdi su tutta la superficie della volta.
BIBLIOGRAFIA
P. LISIMBERTI; A.TODISCO, La Venerabile … , op. cit., pp. 70,73.
E. AURISICCHIO, Iconografia di Sant’Oronzo, op. cit.