Largo S. Giovanni Battista
La Chiesa Matrice, risalente al sec. XVII, dedicata a S. Giovanni Battista ha un’imponente facciata tardo-rinascimentale, recentemente restaurata, un bellissimo rosone intagliato nella pietra. L’interno a tre navate, purtroppo manomesso negli anni ’70, conserva ancora altari barocchi, tele di scuola veneziana e napoletana, sculture lignee.
Fonte bibliografica: “Il Faso e l’Agnello”, a cura di Antonietta Latorre – Schena Editore
Portale d’ingresso in pietra con elementi scultorei sull’architrave (tralci di vite, putti e anfora centrale) mentre sul timpano campeggia un busto di Madonna con Bambino.
Nel timpano orientale un’iscrizione ricorda l’inaugurazione della chiesa nell’anno giubilare 1600, e la committenza congiunta fra la cittadinanza di Fasano (“POPVLI”) e il clero del Capitolo (“CLERIQUE”).
Gli Altari
Gli altari della chiesa Matrice di S. Giovanni Battista non hanno più l’aspetto originale, in quanto sono stati privati della mensa (interventi degli anni ’70) e hanno conservato solo il dorsale.
Fonte bibliografica: “Il Faso e l’Agnello” a cura di Antonietta Latorre
I restauri effettuati dal 1967 al 1972 hanno contribuito a modificare lo spazio presbiterale e il Cappellone, interamente ricoperti di stucchi e dipinti settecenteschi. Oggi l’altare maggiore si trova nella cappella dedicata al Santissimo Sacramento.
A. Altare maggiore
A1. Cappellone sopraelevato dedicato a S. Maria del Pozzo
a2. Altare sopraelevato laterale già dedicato a S. Agostino
a3. Altare sopraelevato laterale già dedicato a S. Paolo
B. Cappella in transetto dedicata a S. Giuseppe
C1. Altare in navata sinistra dedicato a Gesù Crocifisso
C2. Altare in navata sinistra dedicato al Santissimo Rosario
C3. Altare in navata sinistra dedicato al S. Stefano
C4. Altare in navata sinistra dedicato al S. Maria della Consolazione
D. Cappella in transetto dedicata al Santissimo Sacramento
E1. Altare in navata destra dedicato a S. Maria del Carmine
E2. Altare in navata destra dedicato all’Assunzione
E3. Altare in navata destra dedicato alla Santissima Circoncisione
E4. Altare in navata destra dedicato a S. Vito
C2.
OPERA: Altare del Rosario
COMMITTENTE: Leonardo Mingozza
AUTORE: bottega locale
MATERIA/TECNICA: legno scolpito e dorato
CRONOLOGIA: 1719
L’altare fu realizzato grazie ad un lascito da 500 ducati fatto da Leonardo Mignozza nel 1719. Al Centro un grande dipinto raffigurante “La Madonna del Rosario con S. Domenico e S. Caterina da Siena” . Nella lunetta posta al di sopra della trabeazione stemma contenente “La Pentecoste”. La cura e la manutenzione dell’altare sono ordinati nello statuto confraternale del 1754 che prescriveva che vi fossero sempre affisse le raffigurazioni dei 15 Misteri.
C1.
OPERA: Altare del Crocifisso
AUTORE:
MATERIA/TECNICA: pietra scolpita, legno scolpito e dorato
CRONOLOGIA: sec. XVI
Fondato da Antonio Mignozza come testimonia lo stemma nobiliare, all’interno del timpano, mentre sui plinti sono scolpite in bassorilievo due figure, a destra, Ottavio Mignozza, a sinistre, il figlio Pietro morto precocemente e qui sepolto. All’estinzione della famiglia Mignozza l’altare passa alla famiglia Reale (1696) come testimonia lo stemma posta al centro del paliotto e la dicitura “altare della cappella gentilizia dei signori Reale”
C2.
Stemma della famiglia Reale
Stemma della famiglia Mignozza
Particolare base della colonna sinistra
D.
OPERA: Cappella in transetto dedicata al Santissimo Sacramento (detto Cappellone)
AUTORE:
MATERIA/TECNICA:
CRONOLOGIA:
Nel 1787 la cappella, assieme a tutta la chiesa, fu sottoposta a lavori di restauro e rifacimento a spese dell’Università.
Attualmente nella cappella si possono ammirare l’icona di S. Maria di Costantinopoli e i dipinti settecenteschi raffiguranti l’Ultima Cena e La lavanda dei piedi
D.
Stucchi della volta, medaglione con puttini che sostengono l’Ostensorio.
Fastigio con il Faso monumentale racchiudente l’icona della Madonna di Costantinopoli.
Altare marmoreo
Dettagli della grata ferrea
OPERA: Oratorio della Confraternita del Santissimo Sacramento
AUTORE:
MATERIA/TECNICA:
CRONOLOGIA: sec. XIX
Nel 1860 l’oratorio fu ampliato e realizzata una piccola abside con il catino decorato da cherubini. Sopra i tabernacolo il dipinto raffigurante “l’Ultima Cena” opera di A. Nicola di Torino. Lateralmente sono presenti due dipinti di Tommaso Bianco: “S. Raffaele” e “S. Maria Maddalena”
I Dipinti
La chiesa Matrice di Fasano conserva una serie di dipinti, alcuni collocati nel loro originario sito, atri spostata a causa di antichi ammodernamenti tre il ‘400 e l’800 e l’ultimo intervento degli anni ’70.
Fonte bibliografica: “Il Faso e l’Agnello”, a cura di Antonietta Latorre – Schena Editore
1. S. Cataldo
2. S. Vito
3. S. Maria della Consolazione
4. S. Stefano Protomartire
5. Madonna del Rosario
6. Mosè riceve le tavole della Legge
7. Gesù consegna le chiavi a S. Pietro
8. Aronne sacrifica il toro
9. Sacrificio eucaristico di papa Innocenzo III
10. Il martirio di S. Stefano
11. La Fuga in Egitto
12. S. Giovanni Battista
13. Ecce Homo
14. S. Anna con la Vergine e il Bambino
15. Ultima Cena
16. Madonna di Costantinopoli
17. Lavanda dei Piedi
18. Beata Vergine del Carmine
19. Assunzione di Maria
20. Circoncisione di Gesù
21. Immacolata Concezione tra i Santi Vito e Gaetano da Thiene
6.
OPERA: Gesù consegna le chiavi a S. Pietro
AUTORE: Ferdinando Schiavone
MATERIA/TECNICA: affresco
CRONOLOGIA: prima metà sec. XX
7.
OPERA: Mosè riceve le Tavole della Legge
AUTORE: Ferdinando Schiavone
MATERIA/TECNICA: affresco
CRONOLOGIA: prima metà sec. XX
8.
OPERA: Aronne sacrifica il toro
AUTORE: Ferdinando Schiavone
MATERIA/TECNICA: affresco
CRONOLOGIA: prima metà sec. XX
9.
OPERA: Sacrificio eucaristico di papa Innocenzo III
AUTORE: Ferdinando Schiavone
MATERIA/TECNICA: affresco
CRONOLOGIA: prima metà sec. XX
COMMITTENZA: Confraternita del Ss. Sacramento
AUTORE: Nunzio Bonamassa
MATERIA/TECNICA: olio su tela
CRONOLOGIA: 1777
16.
OPERA: Madonna di Costantinopoli
COMMITTENZA: Confraternita del Ss. Sacramento
AUTORE: Ignoto
MATERIA/TECNICA: olio su tela
CRONOLOGIA: 1540
17.
OPERA: La lavanda dei piedi
COMMITTENZA: Confraternita del Ss. Sacramento
AUTORE: Nunzio Bonamassa
MATERIA/TECNICA: olio su tela
CRONOLOGIA: 1777
19.
OPERA: Assunzione di Maria
AUTORE: Fra’ Giacomo da San Vito
MATERIA/TECNICA: olio su tela
CRONOLOGIA: sec. XVII
20.
OPERA: Circoncisione di Gesù
AUTORE: Fra’ Giacomo da San Vito
MATERIA/TECNICA: olio su tela
CRONOLOGIA: sec. XVII
Le sculture
La statuaria in cartapesta, localmente storicizzata attraverso figure di grande rilievo, durante l’800 assume maggiore consistenza favorita anche dalla committenza religiosa.
Fonte bibliografica: “Il Faso e l’Agnello” a cura di Antonietta Latorre – Schena Editore
22. Crocifisso
23. Cristo Risorto
24. San Giuseppe Patriarca
25. San Carlo Borromeo
26. Addolorata
27. Tronetto per esposizione eucaristica
28. Cristo porta croce
29. Cristo spirante
31. S. Anna con Maria Bambina
32. SS.ma Vergine di Pozzo Faceto
33. S. Pietro
34. S. Paolo
35. Sacro Cuore di Gesù
36. Sacro Cuore di Maria
37. Madonna, San Giovanni, Maddalena
38. Crocifisso
24.
OPERA: S. Giuseppe patriarca
AUTORE: Giuseppe Manzo – Massari Pietro
MATERIA/TECNICA: Cartapesta dipinta
CRONOLOGIA: 1888
COMMITTENZA: Confraternita del Ss. Sacramento
AUTORE: Ignoto scultore meridionale
MATERIA/TECNICA: legno
CRONOLOGIA: seconda metà sec. XIX
30.
OPERA: S. Giovanni Battista
AUTORE: Giuseppe Manzo
MATERIA/TECNICA: Cartapesta dipinta
CRONOLOGIA: 1913
31.
OPERA: Madonna col Bambino Gesù
AUTORE: Giuseppe Manzo
MATERIA/TECNICA: Cartapesta dipinta
CRONOLOGIA: 1932 ca.
32.
OPERA: Ss. Vergine di Pozzo Faceto
AUTORE: Giuseppe Manzo
MATERIA/TECNICA: Cartapesta dipinta
CRONOLOGIA: 1907
33. 34.
OPERA: S. Pietro e S. Paolo
AUTORE: Ignoto scultore napoletano
MATERIA/TECNICA: Legno intagliato policromo e dorato
CRONOLOGIA: prima metà sec.XVII
35.
OPERA: Sacro Cuore di Gesù
AUTORE: Giuseppe Manzo
MATERIA/TECNICA: Cartapesta dipinta
CRONOLOGIA: 1910
36.
OPERA: Sacro Cuore di Maria
AUTORE: Giuseppe Manzo
MATERIA/TECNICA: Cartapesta dipinta
CRONOLOGIA: 1910
Con iscrizione: CA. MANZO GIU./ LECCE /1910
Gli argenti
Le pesanti modifiche apportante negli ultimi decenni ha portato alla quasi totale cancellazione degli antichi altari edificati per iniziativa privata di conseguenza sono così definitivamente scomparsi i tabernacoli, spesso forniti di sportelli in argento, nonché l’intera suppellettile che caratterizza il corredo di un altare: candelabri, cartegloria, vasi portapalma, croci d’altare e reliquari.
Alla scomparsa nel tempo di oreficerie della chiesa contribuirono diversi altri fattori: confische statali per far fronte alle spese di guerra, rifusione di oggetti o furti.
Le suppellettili in argento della parrocchiale di S. Giovanni Battista sono di produzione napoletana che per il Regno, la capitale, era il maggior centro d’irradiazione dei lavori in argento.
Fonte bibliografica: “Il Faso e l’Agnello” a cura di Antonietta Latorre – Schena Editore