Poco o nulla si potrà comprendere del ruolo strategico delle arti e dei mestieri se non si ricostruiscono gli spostamenti nel tempo e nello spazio dei pittori, dei cartapestai, degli architetti, ecc (dove sono nati, dove hanno appreso il mestiere e dove hanno lavorato). Solo quando si collegano le OPERE agli AUTORI e questi ai COMMITTENTI e ai TERRITORI dove hanno operato e dove si conservano ancora le loro opere, si potrà comprendere la natura e l’intensità degli scambi avvenuti senza soluzione di continuità. Proprio queste maestranze (“artisti” e “artigiani”) hanno contribuito, insieme alla lingua, alla cucina, alla musica e alle credenze, alla omogeneità culturale di territori sub regionali come il Salento, la Valle d’Itria, il Gargano, i Monti Dauni, la Murgia, ecc., mentre tutti insieme contribuiscono a definire la stessa Puglia.
Plantera Pasquale (ebanista)
Rizzo Michele (scultore)
Fratello Onofrio (pittore)
Giorgio Auer (ebanista/intagliatore)