Via Gregorio XII – RECANATI
Tel. 071 7570410
Visita il sito:
email: info@villacolloredomels.it
Di impianto medievale, l’edificio assunse la fisionomia di palazzo e villa insieme, verso la fine del Cinquecento, divenendo oggetto di continue trasformazioni nel corso dei secoli, fino a ottenere l’aspetto attuale in epoca neoclassica, quando l’architetto Orazio Leopardi ne disegnò la facciata; l’intonaco, poco usato nelle architetture recanatesi, assurse qui al compito di copertura per le precedenti stratificazioni. Dall’estate del 1998 la Villa è sede della Pinacoteca Comunale. Verso il lato posteriore dell’edificio si apre il parco a più piani, con percorsi attraenti tra il verde intenso di alberi ad alto fusto e vegetazione abbondante. Una zona del parco era un tempo destinata a cimitero degli ebrei mentre fino a pochi anni fa è stata sede dello zoo di Recanati. Oggi il parco ospita il WWF e il CEA (Centro Educazione Ambientale) del Ministero.
Pinacoteca, Museo Archeologico e Museo Uncini
Pinacoteca, Museo Archeologico e Museo Uncini
Via Gregorio XII
62019 Recanati (MC)
Tel. 071 7570410
Visita il sito:
Opere di Lorenzo Lotto
Visita il sito: www.lorenzolotto.info
OPERA: Polittico di S. Domenico
AUTORE: Lorenzo Lotto
CRONOLOGIA: 1508
Il polittico è l’opera più ricca e articolata dell’attività giovanile del Lotto. Realizzato nel 1508 per la chiesa di S. Domenico era munito in origine anche di una predella, poi smembrata e dispersa.
AUTORE: Lorenzo Lotto
CRONOLOGIA: 1512 ca.
Il piccolo dipinto è dominato dalla imponente figura del santo con barba e capelli scuri raffigurato mentre regge il libro della predicazione evangelica con i classici attributi del pellegrino il mantello e il bastone, con ai piedi, poggiati a terra, bisaccia, borraccia e cappello a larghe falde
AUTORE: Lorenzo Lotto
CRONOLOGIA: 1512
L’opera viene commissionata al Lotto dalla confraternita dell’antica chiesa di S. Maria in Castelnuovo di Recanati tra il 1511 e il 1512. Fornita in origine di una predella con tre scomparti; ora uno si trova all’Ermitage e uno a Brera.
AUTORE: Lorenzo Lotto
CRONOLOGIA: 1530-1533
La tela destinata in origine a decorare l’Oratorio della confraternita di Santa Maria dei Mercanti a Recanati è stata eseguita probabilmente poco dopo il 1530. Lotto raffigura l’angelo a destra che a sua volta indica Dio, in alto su una nuvola, e la Vergine rivolta verso lo spettatore. Al centro della scena, ambientata in una camera cinquecentesca, il gatto spaventato dall’arrivo inaspettato dell’angelo.
Sezione pittura medievale e moderna
OPERA: Angeli
AUTORE: Olivuccio da Ciccarello (già Carlo da Camerino)
CRONOLOGIA:
Il ciclo di affreschi, composto da sette frammenti staccati, proviene dalla chiesa di S. Agostino ed è la più vasta impresa pittorica conservata dell’artista. Essi rappresentavano le storie della Vergine, allegorie agostiniane e Santi. Di particolare interesse è la scena dell’Annunciazione.
AUTORE: Olivuccio di Ciccarello
CRONOLOGIA: 1140-1460
Nomi come Olivuccio sono un esempio della ricchezza artistica di Recanati in questo periodo. La prossimità del santuario di Loreto, di giurisdizione recanatese fino al ‘500, attirava innumerevoli artisti verso il territorio che scambiavano influenze con la tradizione pittorica locale.
OPERA: Traslazione della Santa Casa
AUTORE: Vincenzo Pagani
CRONOLOGIA: 1500-1549
Questa piccola opera è stata probabilmente commissionata in occasione di qualche calamità e rappresenta la Traslazione della Santa Casa. La Vergine, si eleva per mezza figura sopra il tetto mentre il Bambino eretto e benedicente poggia i piedini sul tetto della Santa Casa, mentre sul retro si apre un paesaggio di ispirazione nordica. In alto due stemmi della città di Recanati.
AUTORE: Pietro di Domenico da Montepulciano
CRONOLOGIA:
Polittico proveniente dalla chiesa di S. Vito. Al centro la Madonna dell’Umiltà con Bambino e Angeli. Da sinistra S. Vito, S. Giovanni Battista, S. Giovanni Evangelista e S. Lorenzo. Nella predella: S. Bartolomeo, S. Giacomo, S. Pietro, la Vergine Maria, Gesù Cristo, S. Giovanni, S. Paolo, S. Andrea e S. Tommaso.
AUTORE: Gregorio Pagani
CRONOLOGIA:
Pittore del tardo Manierismo, attivo principalmente a Firenze come allievo di Santi di Tito e Ludovico Cardi (detto Il Cigoli). La tela rappresenta la Madonna con il Bambino in trono e i Santi Nicola da Tolentino, Paolo, Nicola di Myra e Agnese.
AUTORE: Pier Simone Fanelli
CRONOLOGIA: seconda metà sec. XVIII
Le opere, in cui non sono da escludere interventi di bottega, provengono da chiese recanatesi, in particolare da quella di S. Vito e dal Collegio dei Gesuiti ad essa annesso. I soggetti ricorrenti si legano alla devozione locale.
Sezione Archeologica
Nelle teche sono conservati reperti che illustrano la storia della città: la pianta della colonia romana di Helvia Recina, dal cui nome sembra derivi quello dell’attuale Recanati (Recinetum, Recanatum, Recanati); alcune delle monete della zecca recanatese e monete arabe, provenienti dai rapporti con l’altra sponda dell’Adriatico; pesi e misure per le mercanzie durante la fiera; lastra originale delle monete della zecca recanatese utilizzata da Monaldo Leopardi; mattoni romani; Statuto dei Calzolai del XIV sec.; abiti dei priori del XVI sec.; Statuto della città del 1405.
Il reperto più significativo di questa sezione è la Bolla di Federico II del 1229. Con tale documento l’Imperatore accoglie il Comune di Recanati sotto la sua protezione, ne conferma i diritti e le giurisdizioni, promette di non sottoporlo ad alcuna autorità e concede il porto dando la possibilità di installarlo tra i fiumi Aspio e Musone.
Il territorio recanatese fin dal Paleolitico ha visto l’insediarsi di comunità umane particolarmente organizzate soprattutto nel Neolitico e nell’Eneolitico. I materiali preistorici riguardano gli scavi della fornace Koch e dell’area Guzzini, entrambe in località Fontenoce di Recanati.
Tra gli oggetti del corredo funerario figurano punte di selce ed osso utilizzate come armamentario bellico o come strumenti per la caccia.
Il colle recanatese viene coinvolto dallo sviluppo della civiltà picena durante l’età del Ferro solo posteriormente al VII sec. Si tratta di una fase di generale notevole sviluppo economico sociale e di conseguenza demografico, che portò dunque al popolamento anche di questa area. Le aree esplorate si trovano sul versante est del colle di Recanati e coincidono con le zone di Villa Teresa e Fonti San Lorenzo.
Sepoltura con corredo tombale: si tratta della tomba 28 di Villa Teresa di Recanati. In questa necropoli sono presenti rituali funerari diversi che fanno pensare ad una comunità eterogenea. Tali ritrovamenti sono la prova archeologica di processi di formazione della civiltà picena sintetizzato da Plinio nella leggenda dei gruppi di Sabini che emigravano verso il Piceno guidati dal picchio sacro.
Spada di ferro con impugnatura a croce con lungo costale: proviene dalla tomba 35 di Villa Teresa di Recanati. La presenza di questi oggetti, così come beni di lusso d’importazione o di produzione locale di alta qualità e spiedi di ferro, denota l’appartenenza del defunto al ceto aristocratico.
Museo dell’emigrazione marchigiana
il Museo dell’Emigrazione Marchigiana racconta un secolo di storia delle Marche e dei marchigiani, che per i motivi più svariati, decisero di lasciare le loro terre e di cercare fortuna altrove.