Teatri
Teatro Gentile da Fabriano
Via G. da Fabriano, 1 – FABRIANO
Tel: +390732709409 +3907323644 – info@piazzalta.it
Marche Beni Culturali
Un vero e proprio privilegio trovarsi al Teatro Gentile da Fabriano (1884), uno dei più importanti delle Marche dal punto di vista acustico. L’interno ed il sipario sono impreziositi dai dipinti di Luigi Serra (1880), mentre le ornamentazioni a chiaroscuro appartengono al bolognese Luigi Samoggia. L’ingresso del teatro è in stile neoclassico diviso in due piani: la parte inferiore presenta un portico con tre arcate ornate da un ordine di paraste doriche e quello superiore con loggia chiusa da vetrate e paraste d’ordine ionico. Il foyer presenta una pianta rettangolare mentre la platea ha pianta a ferro di cavallo con quattro ordini per complessivi 91 palchi. Sul muro di fondo del loggione a balconata si imposta la volta della sala. Il sipario è costituito da un dipinto simbolico del “trionfo” di Gentile da Fabriano con effetti di controluce di grande fattura.
[Inagibile solo il III ordine]
Musei
Grande Museo
Via Cesare Battisti, 1 – FABRIANO
Tel: +3907325726
Marche musei
Il museo si estende su una superficie di mille mq., suddivisa in sedici sale contenenti collezioni private provenienti da tutto il mondo. Si articola in varie sezioni: Curiosità e Fantascienza; Horror; Strumenti di tortura; Effetti Speciali Cinema; Ufo;una nuova sezione dedicata ai più piccoli. La più importante è quella dedicata all’orrore ed al fantastico, che comprende ben nove sale con oltre mille pezzi esposti. Di questa sezione il presidente è Carlo Rambaldi. Le altre sale comprendono: maschere folkloristiche da tutto il mondo (sessanta esemplari), strumenti di potere usati dagli sciamani (centoventi esemplari); armi bianche tradizionali e una collezione di armi da guerra degli indiani d’America (cento esemplari); fauna: uccelli, rettili, insetti imbalsamati (cinquecento esemplari); attrezzi e utensili in miniatura del mondo contadino (settanta esemplari); strumenti artigianali di lavoro in miniatura (trenta esemplari).
Museo dei Mestieri in bicicletta
Via Gioberti – FABRIANO
Tel: +390732251810
Mestieri in bicicletta è una mostra di biciclette d’epoca usate per svolgere mestieri e attività commerciali e contemporaneamente è uno spaccato di storia italiana a partire dagli anni Venti fino agli anni Sessanta, che ha un valore sociale ed educativo. La mostra rivela in tutta la sua drammaticità lo sforzo, la fatica per risolvere i problemi della quotidianità e ricominciare a vivere, con il sudore del proprio lavoro, un’esistenza dignitosa nei periodi difficili del dopoguerra della prima e della seconda guerra mondiale. E’ un monito per chi oggi vuole tutto e subito, con il massimo della facilità, cercando di evitare ogni sforzo e ogni sacrificio. Le biciclette provengono da tutte le parti d’Italia dal Nord al Sud, a significare una volontà generale di soluzioni serie e dignitose a bisogni altrettanto generali. I pezzi della collezione sono tutti originali. Non è stato possibile stabilire l’anno di costruzione delle biciclette poiché hanno subito continue modifiche per adattamenti voluti dai proprietari. Tutte comunque rientrano nel periodo che va dalla fine degli anni ’20 agli inizi degli anni ’60. Certe invece sono le regioni di provenienza. La collezione è di proprietà di Luciano Pellegrini. Gli esemplari provengono da tutte le regioni d’Italia.
Museo del Pianoforte Storico e del Suono
Piazza Fabi Altini, 9 – FABRIANO
Tel: +3973224065 – europa@accademiadeimusici.it
Museo del Pianoforte Storico e del Suono, aperto al pubblico da Aprile 2012; si tratta di una struttura allestita presso il Complesso Monumentale di San Benedetto a Fabriano grazie all’esposizione “sceneggiata” dei 18 pianoforti storici che coprono lo spazio temporale da fine settecento ai primi del novecento e che costituiscono la collezione Claudio Veneri. Le visite-concerto guidate che il museo propone sono un vero e proprio viaggio nella storia dell’evoluzione del pianoforte e, parallelamente, nella storia della musica dei grandissimi compositori che su questi strumenti hanno scritto molte delle più importanti pagine della Musica.
Museo della Carta e della Filigrana
Largo Fratelli Spacca, 2 – FABRIANO
Tel:+39073222334 +390732709297 – info@museodellacarta.com
Marche cultura
Ospitato nel complesso monumentale dell’ex Convento dei Domenicani, recentemente restaurato, il Museo rappresenta l’immagine di settecento anni di tradizione cartaria locale. In un’ampia sala trecentesca del piano terra è stata ricostruita la gualchiera medioevale per la fabbricazione della carta a mano. Il Museo si articola in sezioni, che dalla fabbricazione a mano della carta e relativa utilizzazione del manufatto, passano all’esposizione delle filigrane, con ragguagli sulle tecniche per ottenerle, alla visualizzazione del viaggio storico della carta, alle fasi di sviluppo di questa arte nella terra di Fabriano, ai suoi processi di lavorazione e alla connessa tecnologia, mediante documenti e schede storico-tematiche.
Museo della Civiltà Contadina
Via Serraloggia, 203 – FABRIANO
Tel: +39 07323182 (prenotazioni) +393389322997
Il museo storico-agricolo, aperto nel 1980, è situato in una casa colonica, con stalla annessa. Ha nove sezioni, con una superficie complessiva di 300 mq.
Espone oggetti non frequenti in questo tipo di raccolte (girapolenta, attrezzi per la fabbricazione delle scope, modellini di trebbiatrici, “comoda” per bambini; ex-voto, attrezzi del castrino). Sono presenti anche oggetti caratteristici dell’area rurale montana ed una cantina con un torchio del 1860; strumenti per la lavorazione della canapa, con telaio a mano; una sezione agricola con aratri in legno, carri agricoli marchigiani, imballatrice a mano per il fieno e strutture per l’allevamento del baco da seta.
Museo della Farmacia Mazzolini Giuseppucci
Corso della Repubblica, 33/a – FABRIANO
Tel: +390732629859
www.1896.it/
L’antica farmacia Mazzolini-Giuseppucci è un “museo di se stessa”, dove si possono ammirare gli straordinari arredi lignei realizzati dall’artista perugino Adolfo Ricci tra il 1896 e il 1899 circa e la collezione dei vasi che Ermogaste Mazzolini acquistò dalla celebre manifattura fiorentina Ginori. Nella volta e lungo le pareti della farmacia si possono leggere alcune fra le pagine più importanti delle scoperte chimiche, fisiche e mediche, che durante l’Ottocento migliorarono la vita degli uomini, raccontate attraverso i ritratti di 25 scienziati che ne furono protagonisti. Gli strumenti e le macchine, intagliati da Adolfo Ricci con sorprendente dovizia di particolari, illustrano i metodi e le tecnologie impiegate nei laboratori di tutto il mondo, come quelle che permisero la scoperta dell’elettricità o dei Raggi X. La decorazione della farmacia Mazzolini Giuseppucci è un “libro intagliato” che racconta, unico in Italia, la storia dei progressi dell’uomo attraverso la scienza.
Museo Diocesano
Piazza Giovanni Paolo II, 1- FABRIANO
Tel: +393499404964
Marche musei
Marche cultura
Ulteriori informazioni
Il Museo della Diocesi di Fabriano-Matelica, inaugurato l’8 settembre 2015, ha sede al piano terra del Palazzo Vescovile di Fabriano. …continua
Pinacoteca Civica “Bruno Molajoli”
Piazza Giovanni Paolo II, 2 – FABRIANO
Tel: +390732250658
www.pinacotecafabriano.it/
Marche cultura
Il nucleo originario della raccolta, che fin dal 1862 costituiva la Galleria Comunale di Fabriano, fu trasferito dalla sede municipale al Palazzo Vescovile nel 1912. In quella occasione venne ampliato con la collezione di arazzi di manifattura fiamminga dei secoli XVI e XVII e la raccolta di dipinti di scuola fabrianese del XIV secolo proveniente dal Capitolo della Cattedrale. Dedicata a Bruno Molajoli, Direttore Generale delle Belle Arti negli anni sessanta, la pinacoteca è oggi conservata al primo piano del quattrocentesco complesso monumentale “Ospedale di S. Maria del Buon Gesù” di stile tardo gotico. I dipinti, esposti in cinque sale seguendo un ordine cronologico, rappresentano un esplicativo esempio della produzione pittorica fabrianese e centro-appenninica dal ‘200 al ‘500. Di particolare interesse alcuni affreschi romanici tra cui spicca una Crocifissione della seconda metà del XIII secolo, opera del cosiddetto Maestro di Sant’Agostino; alcune straordinarie tavole di Allegretto Nuzi (1315-1373 c.); la Dormitio Virginis di Antonio da Fabriano (not. dal 1451 al 1489) di cui restano due grandi affreschi (1480) nell’ex Refettorio di San Domenico; alcuni gruppi scultorei in legno della fine del XIV secolo; la Crocifissione del Maestro di Fossato (XV secolo); la Natività di Simone De Magistris (1534 o 38-1612) e la Madonna del Rosario di Orazio Gentileschi.