Detta anche Porta San Michele, il nome è di origine romana, infatti deriva dall’imperatore Marco Ulpio Traiano. Nel medioevo fu annessa al castello e furono creati un’apertura carraia, il rivello e il ballatoio; restaurata nel XVI secolo, è stata modificata nel periodo barocco, quando vi è stato aggiunto, anteriormente, un arco decorativo, conservando però all’interno un rivellino del XV secolo, in origine a puntone (cioè a pianta pentagonale), che mostra un’apertura simile a quella presente anche nella Porta Galiziano di Potenza Picena. Particolare è la presenza dei cardini in pietra dei battenti di legno, ancora ben conservati.