Condottiero, tribuno della plebe, 7 volte Console di Roma, capo del Partito della Plebe durante la guerra civile.
Arpino, loc. Cereatae 156 a.C.; Roma 86 a.c.
Note biografiche: Caio Mario nacque nel 156 a.C. ad Arpino nel Lazio meridionale, precisamente nella frazione che ancora oggi porta il suo nome: Casamari (oggi frazione di Veroli).
Condottiero, riformatore dell’esercito romano e 7 volte Console di Roma (nessun altro prima di lui, nella storia gloriosa di Roma, era stato tante volte innalzato alla suprema carica della Repubblica).
Mario riformò l’esercito allargando il reclutamento a tutti i cittadini romani senza alcuna restrizione riguardo al censo.
Appoggiò il programma popolare, fu l’idolo della plebe ma, venuto a contrasto con l’aristocratico Lucio Silla, sostenne una sanguinosa lotta civile con varie vicende che lo portarono all’esilio in Africa. Richiamato, fu console per la settima volta.
Pochi giorni dopo il conferimento del consolato Mario, colpito da febbre, morì. Era l’86 a.C.
Arpino
Arrivando in Piazza Municipio, dalla via Giuseppe Cesari, si nota sulla sinistra il monumento in bronzo a Caio Mario del 1938.
Veroli
Il luogo dove nacque e visse i primi anni della sua vita è connotato dal suo nome: infatti Casamari (Casa Marii) significa etimologicamente “casa di Mario”. Su questo luogo oggi sorge un’Abazia cistercense (sec. XIII).