Mura megalitiche o poligonali


Collocabile secondo alcuni in piena età del ferro, VIII/VII secolo a.C.), rappresenta una delle cinte murarie meglio conservate costruite in epoca preromana. Di particolare significatività è la presenza di un “arco a sesto acuto” unico sopravvissuto nel suo genere in tutta l’area mediterranea. Queste  mura sono dette “poligonali” proprio per la forma che presentano gli enormi massi, sovrapposti l’un l’altro senza alcun legame di malta.
Le mura poligonali di Arpino si dipartono da Civitavecchia all’altezza di 627 metri e scendono giù per il declivio fino ad abbracciare e chiudere la città nell’altra minore altura (Civita Falconara). La muraglia, in origine, si estendeva per 3 km, ma oggi ne rimangono circa 1,5 km ed in alcuni punti si presenta inglobata nelle case. Restaurata nell’età sannitica, poi romana e medioevale con l’aggiunta di torri e di porte. Vari torrioni strategici sono stati poi aggiunti nell’età moderna (probabilmente a cavallo tra il XV e il XVI sec.)

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