Progettista – Racale seconda metà sec. XVII, Rcale 12 luglio 1722
Luogo e/o periodo di attività: Racale secc. XVII – XVIII
Note biografiche: Mariano Lannocca, nato a Racale dove visse tra il XVII e il XVIII secolo, divenne un eremita e leader di un consistente gruppo religioso. Visse con i suoi seguaci nei pressi della Chiesa della Madonna del Fiume. Nel 1719 il vescovo di Nardò, Mons. Antonio Sanfelice, costituì presso la chiesa un Ordine Eremitico, affidandolo a Mariano Lannocca.
Frà Mariano progettò di ampliare la chiesa della Madonna dei Fiumi, smontando la facciata seicentesca e anteponendo alla originaria costruzione quadrangolare un altro edificio, esattamente uguale per forma e dimensioni a quello già esistente. Nel 1718 fu affiancato alla chiesa un eremo costruito ex-novo sulla cui porta fu apposta l’epigrafe “PIORUM ELEMOSYNA 1718”. Con la costruzione del cimitero nella prima metà del Novecento l’eremo fu abbattuto e sostituito con nuove costruzioni.
Fra’ Mariano morì il 12 luglio 1722 e fu sepolto all’interno della Chiesa della Madonna del Fiume.
Annotazioni: Nella seconda metà del sec. XVII Mariano Lannocca si ritirò presso la chiesa della Madonna dei Fiumi, coltivandone il territorio circostante bonificando l’area intorno e creato un grande giardino con vigne, con alberi da frutta e 150 alberi di ulivo. Gli eremiti ampliarono la chiesa e rifecero ex-novo anche l’altare maggiore, che resero più imponente staccando l’icona della Madonna dal sito originario, collocandola al centro del nuovo altare.
Smontarono la facciata della chiesa seicentesca e anteposero alla originaria costruzione quadrangolare un altro edificio, esattamente uguale per forma e dimensioni a quello già esistente.
La nuova costruzione fu completata nel 1715, come si legge sulla fronte dei capitelli del portale della chiesa. I nuovi affreschi, invece, sono datati al dicembre 1718.
In seguito alla proibizione di inumare i defunti nelle aree urbane, nel 1828 fu sfondato il pavimento della Chiesa e furono scavate 6 fosse comuni nella navata dall’altare alla porta d’ingresso ed altre fosse ai piedi dei pilastri più vicini all’altare maggiore. Si cominciò a seppellire in tali fossi nel 1832 e sono state utilizzate ininterrottamente fino al primo quarto del secolo scorso, quando si è incominciato a costruire il cimitero comunale, che attualmente circonda la chiesa.