Caruso Vincenzo


Napoli, San Pasquale di Baylon

Argentiere – sec. XIX

Luogo e/o periodo di attività: 

Scuola di appartenenza: Scuola napoletana

Note biografiche: Patentato il 7 dicembre 1826, aveva bottega alla strettola degli Orefici. Il certificato, firmato da Filippo Ajello, Raffaele Capozzi, Luigi Forte, Luca Baccaro e Vincenzo del Giudice, oltre a garantire le sue capacità, attestava che il Caruso era persona di ottimi e morigerati costumi. Nel 1831 viene indicato dal Tuccio tra gli artisti distinti che, a giusto merito, godono rinomanza maggiore. Nel 1835, eseguì, con gli argentieri Luca Vaccaro e Francesco Rossi, la statua di S. Luigi Gonzaga per la cappella del Tesoro di S. Gennaro e, dieci anni dopo, quella di S. Pasquale Bajlon. Nel 1842, per conto del principe di Ruffano  D. Giovanni Brancaccio, restaurò il busto di S. Candida Iuniore. Fra i molti oggetti che portano il suo bollo segnaliamo un ostensorio della chiesa di S. Marco di Palazzo e uno presso il convento di S. Geltrude, un calice nella chiesa di S. Vito a Fiorio d’Ischia, un reliquiario, datato 1856, che si conserva nella Basilica di S. Nicola di Bari, il reliquiario della Santa Spina nella cappella dei duchi di Guevara a Bovino, un completo di brocca e bacile e vari altri oggetti di uso profano in raccolte private

Monogramma, firma:

LOCALITA’: Diocesi di Otranto

OPERA: patena

MATERIA/TECNICA: argento in lamina

CRONOLOGIA: secolo XIX (1800 – 1849)

NOTE: punzone (lato posteriore), bollo dell’arte
punzone (lato posteriore) V. / CARUSO

LOCALITA’: Diocesi di Otranto

OPERA: calice

MATERIA/TECNICA: argento fuso, cesellato, dorato

CRONOLOGIA: secolo XIX (1818 – 1832)

NOTE: punzone (sottocoppa, bordo) V / CARUSO
identificazione: Caruso Vincenzo
note: bollo del maestro argentiere

LOCALITA’: Diocesi di Otranto

OPERA: calice

MATERIA/TECNICA: argento in lamina, sbalzato, cesellato; argento fuso

CRONOLOGIA: secolo XIX (1825 – 1849)

NOTE: punzone (base, bordo) V / CARUSO
identificazione: Caruso Vincenzo
note: bollo del maestro argentiere attivo a Napoli dal 1826

LOCALITA’: Diocesi Bari-Bitonto

OPERA: corona di statua

MATERIA/TECNICA: argento sbalzato, cesellato, inciso, dorato

CRONOLOGIA: secolo XIX (1850 – 1874)

NOTE: punzone (sul bordo inferiore) V. / CARUSO // N

LOCALITA’: Diocesi Bari-Bitonto

OPERA: stauroteca

MATERIA/TECNICA: argento sbalzato, cesellato, inciso, dorato

CRONOLOGIA: secolo XIX (1825 – 1849)

NOTE: punzone (sulla base) V / CARUSO
punzone (sulla base) N / 8

LOCALITA’: Diocesi Bari-Bitonto

OPERA: teca eucaristica

MATERIA/TECNICA: argento fuso, dorato, cesellato, inciso

CRONOLOGIA: secolo XIX (1838)

NOTE: iscrizione (sulla scatola, al centro) EX OBLAT: S. FILUM: ANN: 1838
punzone (sulla base) N / 8 / V. / CARUSO

LOCALITA’: Diocesi Bari-Bitonto

OPERA: calice

MATERIA/TECNICA: argento stampato, cesellato, inciso, dorato

CRONOLOGIA: secolo XIX (1847)

NOTE: iscrizione (orlo del piede, sottocoppa) V. / CARUSO
punzone (orlo del piede, sottocoppa) + N / 8
iscrizione (orlo del piede) A. D. F. L. 1847 A DEVOZ.NE DI FILIPPO LASORELLA

LOCALITA’: Diocesi Bari-Bitonto

OPERA: calice

MATERIA/TECNICA: argento stampato, cesellato, inciso, dorato

CRONOLOGIA: secolo XIX (1840 – 1860)

NOTE: punzone (sull’orlo del piede, sottocoppa e coppa) N / 8
punzone (sul sottocoppe e sulla coppa) V / CARUSO
arme (sul piede)

LOCALITA’: Diocesi Bari-Bitonto

OPERA: calice

MATERIA/TECNICA: argento stampato, cesellato, inciso, dorato

CRONOLOGIA: secolo XIX (1840 – 1860)

NOTE: punzone (sull’orlo del piede, sottocoppa e coppa) N / 8
punzone (sul sottocoppe e sulla coppa) V / CARUSO
arme (sul piede)

LOCALITA’: Bari, Basilica di San Nicola

OPERA: Reliquario della Sacra Spina

MATERIA/TECNICA: argento stampato, cesellato, inciso, dorato

CRONOLOGIA: 1856

NOTE: Nel 1856 si ebbe l’ultimo intervento sul reliquiario. Il conte Massenzio Filo, infat – ti, fece realizzare dall’argentiere napole – tano Vincenzo Caruso il reliquiario come lo vediamo noi oggi, oppure solo la base rotonda.

La Sacea Spina fu donata alla Basilica di San Nicola da Carlo II d’Angiò in persona nel 1301 ed è posta in un reliquiario dell’argentiere napoletano Vincenzo Caruso. E’ attualmente custodita nell’armadio di destra della parete di fondo della “Cappella delle Reliquie”

LOCALITA’: San Severo, Museo della Cattedrale

OPERA: Tabernacolo

MATERIA/TECNICA:

CRONOLOGIA:

NOTE: un tabernacolo mobile di elevata caratura artistica, opera di Vincenzo Caruso . Oggi nel Museo Diocesano di San Severo. Altre sue opere presento: Crocifisso (argento sbalzato cesellato)

LOCALITA’: Fasano, Chiesa del Purgatorio

OPERA: Lampada pensile

MATERIA/TECNICA: Argento

CRONOLOGIA: prima metà sec. XIX

NOTE: Presente il punzone

LOCALITA’: Bovino, Cappella dei Duchi di Guevara

OPERA: Reliquario della Santa Spina

MATERIA/TECNICA: Argento

CRONOLOGIA:

NOTE: Nella cappella dei Signori di Bovino vi si conserva un frammento della Sacra Spina, incastonata in una croce di mirabile fattura, insieme a molte reliquie di santi tra cui una particella della porpora di Gesù Cristo.

LOCALITA’: Barletta, Museo della Cattedrale

OPERA: Busto di S. Cataldo

MATERIA/TECNICA: Argento

CRONOLOGIA: 1856

NOTE: