Edicola votiva di Maria Immacolata


Edicola votiva n.24

COLLOCAZIONE corso Cavour n. 33 (palazzo Lofino)

ALTEZZA DA TERRA 820

DATAZIONE 1954

MISURE 190 x 70

STATO DI CONSERVAZIONE buono

DESCRIZIONE L’edicola, rettangolare con arco terminale a tutto sesto, appare circoscritta da una fascia marmorea di colore grigio. La nicchia interna è ulteriormente circondata da sportello in legno colorato di verde, munito di vetro. Alla base, una travetta in marmo contiene l’iscrizione dedicatoria.

NOTE La proclamazione del dogma della Immacolata Concezione di Maria da parte di papa Pio IX, il giorno8 dicembre del 1854, sancì definitivamente il concepimento immacolato di Maria per volere divino sin dal primo istante del suo esistere come creatura umana, e non solo dal momento della nascita da Sant’Anna. Questa credenza, sorta nel Medioevo, aveva trovato espressione in molte devozioni ed immagini della Concezione di Maria. In Ostuni una cappella della Concezione è testimoniata in Cattedrale sin dal 1558 e nella chiesa di San Francesco è stata attiva dal 1575 la Congrega della Concezione. Il culto per l’Immacolata nella cittadina ostunese è stato, inoltre, alimentato dalla presenza delle tre famiglie francescane dei Conventuali di San Francesco d’Assisi, degli Osservanti dell’Annunziata e dei Cappuccini di Santa Maria degli Angeli. A questo va aggiunta l’importante azione caritatevole e sociale svolta dall’Arciconfraternita dell’Immacolata e la creazione di gruppi zelanti di preghiera femminili, soprattutto nel corso del Novecento, come le Figlie di Maria e le Giovani Madri Cristiane, tutte consacrate alla Vergine Immacolata. In occasione del centenario della proclamazione del dogma della Immacolata, l’associazione Pia Unione delle Figlie di Maria, che aveva sede nella Cattedrale, volle lasciare imperituro ricordo della celebrazione con questa edicola, ricavata sul prospetto, al piano superiore di palazzo Lofino. L’edicola fu inaugurata il 19 maggio del 1955 a ricordo dell’Anno Mariano. La benedizione fu impartita da don Raffaele Pomes, all’epoca parroco della chiesa dello Spirito Santo, ed il discorso fu pronunciato da un missionario di San Vincenzo e da monsignore Giovanni Livrani, che lanciò Il un monito a tutti i bestemmiatori che lungo le vie di Ostuni ed in particolare in Piazza non mancano”.

Immagine votiva di Maria Immacolata

OGGETTO scultura

SOGGETTO Maria Immacolata

DATAZIONE 1954

MATERIA gesso dipinto

MISURE 90

STATO DI CONSERVAZIONE buono

DESCRIZIONE La statua rappresenta la Madonna in posizione frontale con le braccia distese verso il basso, dalle quali si dipartono raggi luminosi. Maria indossa un manto bianco con orlo dorato su di una veste ugualmente bianca stretta in vita. La testa è circondata da una corona di stelle in materiale metallico.

ISCRIZIONE: RICORDO ANNO MARIANO 1954/ A.D. SS.E FIGLIE DI M. IMMACOLATA

NOTE La statua della Immacolata, produzione di serie, riprende il modello iconografico ispirato alle “visioni della monaca Caterina Labouré, che il 27 novembre del 1830 vide la Vergine ritta su un globo avvolto dalle spire del serpente con le mani abbassate lungo i fianchi e irraggianti fasci luminosi, simbolo delle grazie ottenute da Dio per la sua intercessione”. Tra le statue, relative a questo soggetto, catalogate in Ostuni, questa è l’unica che contempli i raggi luminosi sotto forma di filamenti metallici che si dipartono dalle mani della Vergine.

BIBLIOGRAFIA Ricordo anno mariano, in «Lo Scudo», l giugno 1955, p. 2. L. DE VENUTO; B. ANDRIANO CESTARI, Santi sotto campana e devozione, Fasano di Brindisi 1995, pp. 72-73.