Edicola votiva San Biagio, Madonna del Carmine e Anime Purganti, Sant’Oronzo


Edicola votiva n. 2

COLLOCAZIONE via F. A. Zaccaria n. 25

ALTEZZA DA TERRA cm 194

DATAZIONE non accertabile

MISURE 80 x 128 x 23

MISURE (nicchia) 46 x 45 x 20

DATA COMPILAZIONE aprile 2003

DESCRIZIONE Le immagini votive, prive di edicola, occupano la lunetta che sormonta il portale di accesso di un locale situato al termine di una breve galleria aperta su Via Francesco Antonio Zaccaria. Al centro dell’archivolto si apre una nicchia ricavata nel muro, di forma quadrangolare, priva di marginature esterne.

NOTE Di antica origine, la lunetta con i santi patroni e la Madonna del Carmine, decora l’accesso di un sottano adibito nella prima metà del Novecento a deposito, negli anni Sessanta dello stesso secolo alla lavorazione della lana ed attualmente ad esercizio ristorativo. La nicchia era oggetto di una particolare attenzione da parte delle donne del vicinato, durante la novena in onore della Madonna del Carmine. In tale occasione veniva accesa una lampada ad olio. Si racconta, a tale proposito, un episodio che potrebbe interpretarsi come una divina punizione. Un anno, un malintenzionato ruppe la lampada votiva ed una donna invocò la Vergine di punire la mano che aveva compiuto l’atto sacrilego. Dopo pochi giorni un uomo, individuato come autore del gesto e conosciuto nel vicinato come persona poco affidabile, si ferì gravemente proprio ad una mano.

L’immagine votiva di San Biagio 

OGGETTO dipinto

SOGGETTO San Biagio

DATAZIONE non accertabile

MATERIA tempera su intonaco

MISURE 43 x 35

STATO DI CONSERVAZIONE cattivo. Notevoli le cadute di colore.

RESTAURI In occasione dei lavori di ristrutturazione dell’immobile, è stata effettuata una ripulitura del dipinto murale, per iniziativa del proprietario. L’intervento è stato realizzato da Stefano Epifani nel 2001.

DESCRIZIONE L’immagine di San Biagio è inserita all’interno di un medaglione 25 Regione Puglia 2004 Le Edicole Votive di Ostuni listato d’azzurro. Il santo mitrato è ritratto a mezzo busto, ruotato di tre quarti, in abiti vescovili. Il volto è contrassegnato da barba e da baffi bruni. Indossa una corta mantellina rossa simile ad una mozzetta, contornata da un bordo ricamato. Regge con la destra il pastorale e con la sinistra lo strumento del martirio, scarsamente leggibile.

ISCRIZIONE S. BIAGIO M NOTE

NOTA San Biagio, il più antico patrono ostunese, risulta individuato dagli abiti vescovili, dallo strumento con il quale subì il martirio e dalla scritta sottostante. Dovrebbe trattarsi di una delle più antiche raffigurazioni del santo, tra quelle presenti nelle edicole ostunesi. Una fonte di ispirazione per l’anonimo pittore, potrebbe essere stata l’immagine del busto reliquiario custodito nella Cattedrale ostunese.

L’immagine votiva della M. del Carmine e Anime Purganti 

OGGETTO dipinto

SOGGETTO M. del Carmine e Anime Purganti

DATAZIONE non accertabile

MATERIA tempera su intonaco

MISURE 45 x 45 x 20

STATO DI CONSERVAZIONE mediocre

DESCRIZIONE La Madonna, ritratta a mezzo busto, si solleva tra cumuli di nuvole, mostrando lo scapolare con il braccio destro aperto verso l’esterno. La figura indossa un abito rosso ma appare priva di mantello.
Il Bambino, sostenuto sul braccio sinistro, indossa una camiciola rosata ed esibisce con il braccio sinistro lo scapolare. Entrambe le figure indossano una corona rifinita da punte triangolari e appaiono aureolate.
Al di sotto delle nuvole, una serie di volti, alcuni dei quali rivolti verso l’alto, rappresentano tre anime purganti. Lungo gli sguanci della nicchia corre un festone composto da fogliette rosse che si allargano da una piccola corolla centrale gialla.

NOTE La Madonna del Carmine è certamente la più popolare tra le devozioni mariane praticate in Ostuni. La presenza del convento e della chiesa dei Carmelitani e successivamente della chiesa del Purgatorio, le due confraternite aggregate a questi complessi ecclesiastici, concorsero a diffondere il culto della Madonna che salva le anime dei peccatori. Tra le edicole votive ostunesi ben quindici immagini sono dedicate alla Madonna dei Carmelitani, in tre casi accompagnata dalle anime purganti. La maggiore concentrazione di queste edicole si riscontra lungo i percorsi che conducono alle due chiese citate. 26 Regione Puglia 2004. Le Edicole Votive di Ostuni Probabilmente l’ignoto autore, per dipingere la Vergine, si è ispirato alla statua in pietra, attribuita allo scultore Giuseppe Greco, conservata nella chiesa del Carmine. Il volto della Madonna tornito e severo, il collo largo, la corona caratterizzata da punte triangolari, il gesto delle braccia del Bambino, sembrano derivare da quell’opera, realizzata probabilmente nella seconda metà del XVIII secolo. Tale riferimento potrebbe costituire un termine past quem per la datazione del dipinto.

L’immagine votiva di Sant’Oronzo

OGGETTO dipinto

SOGGETTO Sant’Oronzo

DATAZIONE non accertabile

MATERIA tempera su intonaco

MISURE 41 x 35

STATO DI CONSERVAZIONE cattivo

DESCRIZIONE Anche Sant’Oronzo è inscritto in un tondo bordato in azzurro. Il volto è giovanile, contrassegnato da baffi e barba. Il santo, ritratto a mezzo busto è ruotato di tre quarti, indossa una mozzetta rossa, chiusa in alto da bottone, che ricopre una veste fittamente pieghettata, azzurrata. Sostiene con la mano sinistra il pastorale, con la destra benedice.

ISCRIZIONE S.OR

NOTE Pendant del santo ritratto nell’altro medaglione della lunetta, Sant’Oronzo appare riconoscibile solo in virtù della scritta sotto stante, non essendo contrassegnato da alcun attributo iconografico specifico, fatta eccezione per gli abiti vescovili.

BIBLIOGRAFIA P. LISIMBERTI; A. TODISCO, La Venerabile Fraternità di Maria Santissima del Carmine di Ostuni, Fasano di Brindisi 1995, pp. 70-72, foto di copertina. E. AURISICCHIO, Iconografia di Sant’Oronzo, in «Lo Scudo», ago-set 2002, p. 3. EAD., Iconografia di San Biagio, in «Lo Scudo», feb. 2003, p.3.