Ubicazione: Tofe (AP)
Lunghezza del Percorso: circa 4 km (Andata e Ritorno)
Altitudine: da mt. 760 a 1.042 s.l.m.
Difficoltà del percorso: Facile. Per escursionisti e famiglie
Durata del Percorso: 3 h circa (Andata e Ritorno)
Periodo Consigliato: Tutto l’anno. In caso di neve si possono usare le ciaspole
Itinerario: Dalla Piazzetta panoramica di Montemonaco, imboccando Via Roma, proseguite fino all’uscita del paese. Ignorando ogni intersezione e percorrendo la strada principale per circa 5 km, arriverete all’abitato di Pignotti ove troverete il bivio per Tofe a destra. Dopo 500 mt sarete arrivati.
Noterete, alla sinistra del ponte, un antico ed imponente mulino posizionato sotto il livello della strada. Da qui inizia il percorso che in 1h 10 min. vi condurrà nella zona panoramica di Altino seguendo l’apposito cartello riportante la lettera “G” che rappresenta il tracciato del Grande Anello dei Sibillini.
Dopo essere entrati nell’abitato, noterete il Rifugio Escursionistico e subito dietro vedrete le indicazioni che portano a Rocca in poco meno di 1h (Sentiero nr.158). Raggiunta nuovamente la vallata, potrete ricollegarvi a Tofe, tramite la strada asfaltata principale percorrendola per 1 km.
Chiesa Santa Maria in Casalicchio
Di questa chiesa già parlava Bonifacio VIII in una lettera relativa alle decime straordinarie, il 4 dicembre 1299. La chiesa, in stile prevalentemente gotico, ha subito nel corso dei secoli molti rifacimenti. Originariamente era ad un’ unica navata e nella metà del Quattrocento fu aggiunta la seconda navata, a sinistra, mediante l’ apertura di archi acuti.
Nello stesso periodo fu innalzato sul retro della chiesa a, sinistra, il campanile con basamento quadrato che servì sopratutto per spiare le mosse del nemico e per dare l’ allarme con le stesse campane.
Nonostante la “povertà” della facciata, l’ interno della chiesa è ricco di affreschi. Nella navata di destra un tempo era ben visibile il Cristo Pantocratore immerso in una mandorla sostenuta da Angeli, contornato ai lati dalla Madre in atteggiamento orante e da S.Giovanni. Accanto si può notare la scena della Crocifissione con gli Angeli che raccolgono in calici il Sangue di Cristo; ai lati le croci con i ladroni e i soldati con armature medioevali. Nella lunetta della parte di destra appare, anche se gravemente danneggiata da una finestrella aperta più tardi, la scena della “Dormitio Vìrginis”. Al di sopra di essa vi é l’ immagine della Madonna sostenuta dal Cristo, che sale al Cielo. Sotto in piedi vi sono i Santi Apostoli Bartolomeo e Giacomo e, più distante, S.Lucia con la candela accesa. Nei costaloni della volta sono raffigurati gli Evangelisti colti nell’ attimo della vita reale mentre aguzzano una penna d’ oca, o asciugano lo stilo o si apprestano a scrivere; nei tondi della base sono raffigurati i Dottori della Chiesa. Nella chiesa vi sono anche dei dipinti su muro, posti a decorazione dell’ altare di S.Sebastiano e della Madonna, risalenti molto probabilmente al 1600.
Luoghi dell’immaginario – Chiesa Santa Maria in Casalicchio
La festa di Santa Maria in Casalicchio era l’otto settembre… Si facevano anche le canestrelle…E’ stata sempre una discreta festa anche quando c’era la miseria, che l’abbondanza è venuta dopo..(2.10) (4.50) Durante questa festa quelli della confraternita si mettevano il camice bianco come il prete con la fascia…I più poveri davano 7-8-5 chili di grano per aiutare la festa..Ma le famiglie migliori (più ricche) prendevano i cesti e li riempivano di grano..Poi quando facevano la processione andavano avanti queste file di canestri, due per due, ma erano parecchi…Dietro andava la confraternita, poi il prete con il sagrestano..Si cantava l’orazione e la processione rientrava in chiesa..Quando c’era stata una bella raccolta che qualcuno dava anche qualche soldo allora facevano una bella festa con gli spari..Si faceva il tiro della corda e anche il tiro al gallo..Il gioco delle pigne in cui venivano bendati e dovevano colpire le pigne appese a una corda: se colpiva quella con l’acqua diventava un lazzarone bagnato; se colpiva quella con la cenere diventava tutto nero; se colpiva quella con i soldi si prendeva i soldi..(7.40)(4.30) Nella chiesa di Santa Maria in Casalicchio venivano le persone a fare i “giuramenti” il giorno di di San Sebastiano, il 20 gennaio..(4.45)(7.45) San Sebastiano ricorre la festa il 20 gennaio..Nei tempi antichi c’erano i reali, i cavalieri che prestavano giuramento, dalle Marche ma anche dalle nazioni fuori..Quando prestavano giuramento sia da Ascoli, sia da Fermo sia da altre parti, col cavallo venivano qui…Prendevano il tempo che occorreva ma si dovevano trovare qui perchè San Sebastiano era un cavaliere…Era religioso ma la sua religione era contro la legge del governo e allora lo presero come un rivoluzionario…Lo misero sotto torchio ma lui insisteva con la sua religione e allora fu martirizzato..E’ stato ammazzato con le frecce..Qui nella chiesa c’è una statua che non hanno potuto portare via perchè è troppo grossa..C’erano sei altari e ogni altare c’era un santo:l’Angelo custode, S. Antonio, S. Sebastiano, la Madonna e gli altri non li ricordo…(10.40) (14.50) Dei giuramenti io l’ho sentito raccontare..Me lo raccontava la povera mamma che glielo diceva il padre…C’erano i vescovi della diocesi davanti a cui prestavano giuramento, come quello che fa il battesimo..Quando si faceva questo giuramento si doveva guardare in una finestrella che sta sulla sinistra della porta principale..come scendi giù lo vedi c’è questo finestrello con una ferrata…Questa finestra anticamente c’era e io me la ricordo, ma poi il nostro pastore la fece murare…Dopo l’hanno riaperta..c’era questa finestra perchè questi cavalieri, prima di entrare dentro la chiesa dovevano essere ricevuti dal vescovo che stava dietro quella finestra non so per fare che cosa…C’era anche una reliquia con sette porticine..Io la ricordo ma non so che fine ha fatto…La facevano vedere dentro la chiesa ma fuori non la portavano mai.. Non ricordo se era una reliquia della Madonna o di quale santo…
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