Piazza Vittorio Emanuele II, 13 – CALDAROLA
Oggi sede del Municipio, Palazzo Pallotta a Caldarola fu costruito alla fine del ‘500 quando, per volere del Cardinale Evangelista Pallotta, venne trasformata l’intera struttura urbanistica della cittadina. All’interno del palazzo i diversi ambienti sono impreziositi da affreschi di notevole interesse.
Fotografo S. Ciocchetti: stanza del Paradiso in 3D
COMMITTENTE: Cardinale Giovanni Evangelista Pallotta
AUTORE: Geronimo Cassini
OPERA: Progetto Palazzo Pallotta
MATERIA/TECNICA:
CRONOLOGIA: 1608
Il Salone d’onore
Palazzo Pallotta, Piazza Vittorio Emanuele, 13 – CALDAROLA
Le allegorie dipinte nel fregio del salone raffigurano la Carità, la Magnanimità, la Liberalità, la Virtù, la Continenza, la Perseveranza, la Bontà, la Vigilanza e la Provvidenza. Ai lati degli stemmi compaiono la Temperanza, la Costanza, la Prudenza e la Giustizia: si tratta delle virtù che caratterizzano il comportamento dell’uomo giusto, sapiente, accorto nella sua azione politica e diplomatica. Tutte qualità riconosciute al committente, il cardinale Pallotta.
Lo Stanzino del Paradiso
Palazzo Pallotta, Piazza Vittorio Emanuele, 13 – CALDAROLA
www.iluoghidelsilenzio.it/
Marche itinerari
Il piccolo vano doveva essere parte di un appartamento ubicato nel mezzanino del palazzo. La decorazione delle pareti presenta dodici scene di caccia, riferite ad animali locali e scene esotiche. Secondo la critica, sette scene di caccia, realizzate dal pittore ginesino Domenico Malpiedi, esecutore delle decorazioni, si è certamente ispirato alle incisioni del maestro romano Antonio Tempesta.
La Sala delle Virtù
Palazzo Pallotta, Piazza Vittorio Emanuele, 13 – CALDAROLA
Nella sala delle Virtù le scene bibliche sono intervallate da motivi a voluta. Le storie bibliche si alternano a grottesca su fondo bianco e si accompagnano a varie figurazioni allegoriche delle Virtù. Compaiono poi le allegorie della Forza sottoposta alla Giustizia, raffigurata come una donna assisa su un leone, della Agilitas, della Grazia e della Felicità Pubblica. Nel realizzare le storie dell’Antico Testamento, il pittore ginesino Domenico Malpiedi prese spunto da una serie di incisioni di Antonio Tempesta stampata nel 1613.
La Sala delle Muse
Palazzo Pallotta, Piazza Vittorio Emanuele, 13 – CALDAROLA
La sala è dedicata alle muse Talia, Melpomene, Tersicore, Clio ed Euterpe che compaiono nel fregio insieme ad Apollo. Sono presenti i riferimenti araldici all’arme del cardinale Pallotta. Sono presenti episodi mitologici raffiguranti “La caduta di Fetonte”, “Dedalo ed Icaro”, “Apollo e Dafne”, e “Giove che abbatte i giganti”.
La Sala dell’Antico Testamento
Palazzo Pallotta, Piazza Vittorio Emanuele, 13 – CALDAROLA
Entro medaglioni di vario formato sono rappresentati episodi tratti dal libro della Genesi: la Creazione del mondo, Adamo ed Eva, il Peccato originale, la Cacciata dal Paradiso terrestre, Adamo ed Eva con i figli, la costruzione dell’arca, gli animali che accedono all’arca, Noè che sacrifica a Dio e il casto Giuseppe. Al di sotto di questo ricco fregio, ciascuna parete è impegnata con una scena tratta dalla vita di David.