PITTORE
Recanati 1367 ca., Ancona 1439
Luogo e periodo di attività: notizie dal 1388 al 1439
Scuola di appartenenza: Scuola di Ancona, secc. XIV-XV
Annotazioni: Di Olivuccio, sino al 2002, non si conosceva nessuna opera, ma erano noti il suo nome e l’importanza. Nel 2002, però, ci fu una svolta: sulla Crocifissione del 1396 conservata a Macerata Feltria, la firma dell’artefice, che fino a quel momento era stata letta Carolus, in seguito ad una brillante intuizione di Matteo Mazzalupi si rivelò come Ciccarellus; l’opera venne così riportata al suo vero autore, Olivuccio. In conseguenza a ciò, anche tutte le opere che erano state attribuite al pittore Carlo da Camerino perché possedevano analogie stilistiche con la Crocifissione, unica opera firmata, furono invece assegnate a Olivuccio di
Ciccarello. Carlo risultò essere così una figura fittizia, tanto che oggi viene chiamato “il pittore inesistente”, mentre Olivuccio, pittore di cui non si conosceva neppure un’opera, ebbe finalmente riconosciuta la paternità dei propri dipinti.
Monogramma, firma: Nel 2012, sulla Crocifissione del 1396 conservata a Macerata Feltria, la firma dell’autore, che fino a quel momento era stata letta “Carolus”, si rivelò come “Ciccarellus”.
ANCONA: Museo Diocesano
OPERA: S. Giacomo Maggiore
MATERIA/TECNICA: tempera su tavola
CRONOLOGIA: sec. XV
CAMERINO: Pinacoteca e Musei Civici
OPERA: Madonna con Bambino
MATERIA/TECNICA: affresco
CRONOLOGIA: sec. XIV
Affresco deteriorato, proviene dalla Chiesa di S. Giovanni di Filillo in contrada Mosse, in seguito distrutta a causa dei bombardamenti (1940-44).
LORETO: Santa Casa di Loreto
COMMITTENZA: Santa Casa di Loreto
OPERA: Adorazione dei Magi
MATERIA/TECNICA: affresco
CRONOLOGIA: 1434
Opera ricoperta dal rivestimento marmoreo disegnato da Donato Bramante nel 1509 per volere di Papa Giulio II..
RECANATI: Museo Civico Villa Colloredo Mels
OPERA: Storie evangeliche
MATERIA/TECNICA: affresco
CRONOLOGIA:
Il ciclo di affreschi, composto da sette frammenti staccati, proviene dalla chiesa di S. Agostino ed è la più vasta impresa pittorica conservata dell’artista. Essi rappresentavano le storie della Vergine, allegorie agostiniane e Santi. Di particolare interesse è la scena dell’Annunciazione.
Lazio
ROMA: Pinacoteca Vaticana
OPERA: Le Opere della Misericordia
MATERIA/TECNICA: tempera su tavola
CRONOLOGIA: 1410-1420
Le sei tavole, provenienti da Ancona, probabilmente formavano la predella di uno stendardo distrutto nel 1944.